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A Sinnibiri, località lungo la Costa Verde di Arbus in Sardegna, un gruppo di giovani laureati in agraria, decidono di voltare le spalle al nichilismo passivo e attivare la cooperativa Biodiversità, nel caprile di Sinnibiri appartenete al nonno paterno del presidente della cooperativa Francesco Nieddu. Il progetto è ambizioso e rivoluzionario: creare reddito dando valore aggiunto alla ricca biodiversità, in controtendenza al modello economico e consumistico globalizzato. I giovani si innamorano dell'ambiente e tra loro, hanno successo. Al sopraggiungere del Covid-19, come se la scelta fosse stata dettata da una profezia, si rivela paradigma resiliente adatto per la ripresa. Il caprile diventa laboratorio sperimentale del quale s'interessano le Università e, mentre le strutture ricettive del turismo chiudono per mancanza di clienti, la cooperativa è sommersa di una stupefacente domanda italiana ed estera di vacanzieri amanti della natura, dei bei paesaggi marini e dell'ottimo cibo cucinato all'antica da nonna Emma.